Il colore dei denti varia da persona a persona. Il colore finale è basato sull’addizione degli strati dentali della dentina e dello smalto. La dentina è il croma di base del dente, il suo gradiente è il colore giallo o rosso. Maggiore sarà lo strato della dentina, maggiore sarà la sfumatura gialla del dente. Lo smalto, invece dà il valore al dente, influenzando la sua illuminazione. Il colore varia dal grigio al bianco. Maggiore sarà lo strato dello smalto, maggiore sarà la luminosità e il bianco del dente.
Il modo più semplice per misurare il colore dei denti è avvicinare la scala colori master vicino ai denti naturali.
La misurazione si effettua confrontando il campione scelto avvicinandolo ai denti naturali. Per semplicità si inizia la misurazione con tutta la scala dei colori, facendola scorrere vicino ai denti, andando poi a scegliere il colore del campione che si avvicina maggiormente.
Il dente potrà avere dei riflessi differenti nelle sue parti.
Normalmente è più giallo verso il colletto del dente e più bianco verso la superfice finale (incisale o masticatoria)
L’illuminazione è molto importante durante la presa del colore. Non deve essere diretta e più vicina alla luce naturale.
La luce diretta della lampada odontoiatrica riflette sui denti, “appiattendo” il colore.
Deve essere quindi utilizzata la luce ambientale, più diffusa.
La scala colori
La scala colori utilizzata è la “VITA classical”, con qualche modifica.
Se nella scala classica i colori sono suddivisi per croma (dentina), quindi A1-A2-A3-A3.5-A4- B1-B2-B3-B4-C1-C2-C3-C4-D1-D2-D3,
Nella scala per lo sbiancamento si modifica la scala per valore (smalto)
B1-A1-B2-D2-A2-C1-C2-D4-A3-D3-B3-A3,5-B4-C3-A4-C4
Prima di effettuare lo sbiancamento dentale, una volta eliminate le macchie (fumo, the, caffè) sulla superficie dei denti si procederà alla presa del colore iniziale con le rispettive foto prima del trattamento, per poi confrontarle successivamente al trattamento sbiancante con il colore ottenuto.
